Business Elevator Day: l’innovazione della Scienze della vita passa anche attraverso l’arte e la cultura

News21/12/2018

Un giornata di lavoro secondo le modalità dell’open innovation, in cui soggetti appartenenti al mondo delle ricerca, dell’università, delle imprese e delle associazioni, dell’arte e della cultura, sono stati coinvolti in un’attività di progettazione condivisa.

Proprio dal progetto Elise, che ha come obiettivo quello di condividere politiche per il miglioramento degli ecosistemi regionali delle Scienze della Vita, arriva l’idea di affrontare il tema della salute non solo come assenza di patologie, ma come benessere determinato da diversi fattori, non ultimo la fruizione culturale e artistica.

Sono già  molti i progetti che vedono l'utilizzo dell'arte e della musica a supporto della terapia su alcune categorie specifiche di pazienti ed è ormai scientificamente provato che la fruizione artistica contribuisce a prevenire alcune patologie, ma aiuta anche a migliorare il recupero e la riabilitazione post traumatica.

Per questo, l’iniziativa organizzata a Bologna, ha attivato connessioni tra soggetti regionali della salute e quelli che operano nella produzione e fruizione di arte e cultura, per progettare concretamente soluzioni a determinate sfide attraverso laboratori partecipati di design tribe, accompagnati da facilitatori che si sono svolti .

4 le “challenge” con cui si sono misurati i partecipanti: quella di trovare soluzioni per avvicinare i giovani alla lirica lanciata dal Teatro Comunale di Bologna, migliorare la comunicazione di un progetto di ricerca che usa le vibrazioni acustiche come stimolo nella riproduzione e nel differenziamento delle cellule staminali lanciato dall’Università di Bologna, oppure quella di utilizzare l’arte per l’accettazione di patologie evidenti posto da Holostem e, infine, utilizzare l’arte e la cultura nelle terapie del dolore nei pazienti cronici fragili posta dalla Fondazione ANT.