10 milioni di europei tra il 2007 e il 2014 hanno trovato lavoro grazie al Fondo sociale europeo

10 milioni di europei tra il 2007 e il 2014 hanno trovato lavoro grazie al Fondo sociale europeo

News17/01/2017

La Commissione europea ha pubblicato una relazione di valutazione degli investimenti effettuati nell'ambito del Fondo sociale europeo (FSE) nel periodo di programmazione 2007-2013 e le relazioni specifiche per ciascuno Stato membro.

Secondo la relazione, alla fine del 2014, almeno 9,4 milioni di residenti europei hanno trovato lavoro con il sostegno del Fondo, 8,7 milioni hanno ottenuto un diploma o una certificazione e, 13,7 milioni di persone hanno segnalato altri risultati positivi, come ad esempio un innalzamento del proprio livello di competenze.

Secondo la valutazione, nel periodo 2007-2014 il Fondo sociale europeo ha fornito un sostegno essenziale all'attuazione di priorità nazionali e UE per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, compresi gli obiettivi di Europa 2020 e le raccomandazioni specifiche per paese nel quadro del semestre europeo.

I partecipanti alle azioni del FSE erano equamente ripartiti tra inattivi (36%), occupati (33%) e disoccupati (30%). Tra i principali gruppi di destinatari figurano le persone scarsamente qualificate (40%), i giovani (30%) e le persone svantaggiate (almeno il 21%). Le donne partecipanti alle azioni del FSE sono state 51,2 milioni.

Grazie al FSE gli Stati membri hanno beneficiato di consistenti risorse finanziarie supplementari che hanno permesso loro di affrontare sfide occupazionali e sociali, di raggiungere persone e definire strategie che altrimenti avrebbero difficilmente trovato un sostegno finanziario. A titolo esemplificativo il FSE ha fornito più del 70% delle risorse per le politiche attive del mercato del lavoro in Bulgaria, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Malta, Romania e Slovacchia e ha finanziato oltre il 5 % della spesa per l'istruzione e la formazione in Portogallo e nella Repubblica ceca. Il FSE ha inoltre ispirato nuove forme di collaborazione tra le parti interessate e ha sostenuto innovazioni locali e regionali adottate poi anche a livello nazionale.

Il FSE ha svolto un ruolo essenziale nel sostenere la modernizzazione dei servizi pubblici per l'impiego e di altre istituzioni responsabili delle misure attive del mercato del lavoro. Nelle regioni meno sviluppate il FSE ha sostenuto riforme nei settori dell'istruzione, del sistema giudiziario e della pubblica amministrazione. In tal modo ha dato un impulso positivo al contesto imprenditoriale e alla creazione di società più inclusive.

Il FSE ha avuto anche un impatto positivo sul PIL dell'UE-28 (+ 0,25%) e sulla produttività come dimostrano le simulazioni macroeconomiche.

La relazione sottolinea infine il ruolo del FSE nell'attenuazione degli effetti negativi della crisi. Grazie alla sua flessibilità, ha saputo rispondere tempestivamente e con facilità alle sfide emergenti riorientando le azioni verso i gruppi maggiormente colpiti dalla crisi.

Fonte: 
Commissione europea