Spreco alimentare, EU punta al 2030

Spreco alimentare, EU punta al 2030

News14/03/2017

La commissione Ambiente del Parlamento europeo ha approvato a larghissima maggioranza la sua posizione sul pacchetto “economia circolare“, che contiene nuove norme UE su gestione dei rifiuti urbani, spreco alimentare, discariche, rifiuti elettronici e imballaggi.

In Francia già da diversi mesi esiste già una legge anti spreco alimentare che impedisce ai supermercati di gettar via il cibo che può esser ancora mangiato

Nel rapporto firmato dall’italiana Simona Bonafè (S&D), gli eurodeputati propongono di alzare l’asticella su tutti gli obiettivi fissati dalla bozza legislativa presentata a fine 2015 dalla Commissione europea.

In particolare, il riciclo dei rifiuti urbani dovrà raggiungere il 70% al 2030 (invece del 65%), quello degli imballaggi l’80% (in luogo del 75%) e l’obbligo di riduzione della percentuale del conferito in discarica è fissato al 5% (la Commissione proponeva il 10%).

Negli ultimi anni sono nate nuove correnti di pensiero alimentare che hanno ridato “dignità” ai prodotti freschi, come frutta e verdura, che non avevano quella perfezione estetica ricercata dal consumatore medio.

E’ il caso della frutta imperfetta che sta iniziando a guadagnare nuova vita!

Gli europarlamentari propongono una definizione precisa di spreco alimentare e incoraggiano l’UE a dotarsi di un sistema di incentivi alla donazione di cibo.

Il testo adottato, infine, introduce criteri per individuare la responsabilità finanziaria e operativa dei produttori, con incentivi per coloro che commercializzano prodotti più “verdi” e incoraggiano il recupero e il riciclaggio alla fine del ciclo di vita.

Fonte: 
sanomangiare.it