Nasce un polo di eccellenza internazionale nel centro ENEA del Brasimone

Nasce un polo di eccellenza internazionale nel centro ENEA del Brasimone

News15/01/2019

Il polo dovrà inoltre rilanciare e valorizzare il know-how e le grandi apparecchiature sperimentali presenti in questo centro altamente specializzato nell’innovazione e nella ricerca in campo nucleare, sviluppando una tecnologia sicura, pulita e sostenibile.

L’annuncio del Canada, il maggior produttore mondiale di radiofarmaci, di voler chiudere per motivi di obsolescenza, i reattori impegnati nella produzione per la medicina nucleare, apre spazi importanti per altri produttori. L’alto costo di realizzazione di nuovi reattori nucleari sta infatti alimentando un interesse crescente verso processi alternativi. L’Italia, con il Centro ENEA del Brasimone e con l’impianto che verrà realizzato nel Centro ENEA della Casaccia, a Roma, potrebbe conquistare un ruolo di rilievo in questo campo.

A Brasimone in una prima fase verranno realizzate le infrastrutture dove sperimentare la possibilità di produrre radionuclidi mediante neutroni da fusione: i primi studi e le prime sperimentazioni sono già in via di realizzazione anche grazie ai finanziamenti in ambito EUROfusion. Successivamente si partirà con il primo prototipo di macchina (SORGENTINA RF) con l’obiettivo di arrivare a coprire fino ad un terzo del fabbisogno mondiale di radionuclidi come il Tecnezio 99, con il quale vengono effettuate ogni anno circa 30 milioni di SPECT (Single Photon Emission Computed Tomography, Tomografia ad emissione di fotone singolo), per un valore stimato di otto miliardi di dollari.

Oltre alle tecnologie per i radiofarmaci, verranno sviluppati specifici progetti collegati al reattore a fusione DEMO e al DTT - Divertor Tokamak Test, il grande polo scientifico tecnologico che dovrà dare risposte a diverse problematiche del processo di fusione per la futura produzione di energia pulita e sostenibile.

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