FITSTIC per i Laboratori del Tecnopolo: un restyling grafico da professionisti

FITSTIC per i Laboratori del Tecnopolo: un restyling grafico da professionisti

News26/03/2019

Il 21 Marzo, giovedì scorso, si è svolta con soddisfazione di tutte le parti coinvolte l’attività organizzata da Aster Area S3 di Bologna e Tecnopolo Bologna CNR in collaborazione con la Fondazione ITS FITSTIC. Nel concreto, gli studenti del Corso di Tecnico Superiore per la Comunicazione ed il Marketing Digitale si sono cimentati nel design di nuovi logotipi del Laboratorio MIST E-R e dell’Open Swap del Laboratorio ProAmbiente.

I ragazzi della Scuola McLuhan di FITSTIC hanno ascoltato le presentazioni dei progetti su cui hanno dovuto lavorare, mostrandosi propositivi nei confronti dei rappresentanti di MIST E-R e ProAmbiente. A seguire un tour del Tecnopolo, tra showroom e Laboratori. Gli studenti di comunicazione si sono poi messi al lavoro, partendo da un foglio A3 bianco che si è presto colorato di post-it contenenti idee e concetti legati al Laboratorio MIST E-R ed Open Swap. Due sole ore di lavoro per arrivare a presentare i marchi disegnati su carta che si possono vedere qui sotto:

Partiamo da MIST E-R: recepita e propriamente rappresentata l’idea che il Laboratorio MIST E-R sia uno specialista del trasferimento tecnologico, spiegato dalla struttura del logo che, proteso in avanti, si sviluppa da sinistra verso destra. Si parte da un ingranaggio in cui vengono processate le ricerche scientifiche, che poi vanno verso l’esterno (le aziende), distribuendosi in più punti nello spazio (il territorio). Nelle intenzioni degli studenti, queste ramificazioni dovrebbero richiamare visivamente i circuiti di un microchip. L’immagine coordinata si chiude con il logotipo MIST E-R Smart Technologies (vedi immagine).

Il gruppo assegnato ad Open Swap aveva un prodotto da cui prender spunto, il drone acquatico per il monitoraggio degli ambienti acquatici di ProAmbiente. Rosso fiammante, idrodinamico, dall’identità chiara e precisa. La silhouette dei tre scafi dell’Open Swap arriva a comporre una forma dalla geometria vagamente sferica. Da notare inoltre come nella stilizzazione dello Swap spariscano i bracci che uniscono gli scafi, volendo sottolineare il fatto che la tecnologia del drone sia open, cioè aperta alle possibili rielaborazioni di qualunque proprietario voglia metterci mano (vedi immagine).

Fonte: Tecnopolo di Bologna CNR