Commissione e Banca europea per gli investimenti lanciano un nuovo servizio di consulenza per aiutare le città a pianificare gli investimenti

Commissione e Banca europea per gli investimenti lanciano un nuovo servizio di consulenza per aiutare le città a pianificare gli investimenti

News06/12/2017

Le città incontrano particolari difficoltà al momento di accedere ai finanziamenti. I singoli progetti comunali, ad esempio nei settori dell'inclusione sociale, del risanamento urbano o dell'efficienza energetica, possono essere troppo rischiosi o di dimensioni troppo ridotte per il mercato. Al tempo stesso anche i finanziamenti dei programmi urbani integrati possono risultare difficilmente accessibili perché raggruppano numerosi piccoli progetti in diversi settori. Le città possono inoltre trovarsi di fronte a limiti nell'assunzione di prestiti.

URBIS si propone di aiutare le città ad affrontare questi specifici problemi sostenendole nella progettazione, pianificazione e attuazione delle loro strategie e dei loro progetti di investimento, con consigli tecnici e finanziari personalizzati anche nell'ambito delle opzioni di finanziamento innovativo. L'obiettivo è la realizzazione a breve e medio termine di progetti concreti, ad esempio nel settore delle azioni per il clima nelle aree urbane.

URBIS sarà composto da esperti della Banca europea per gli investimenti (BEI) provenienti dai diversi servizi di consulenza e servizi ai progetti dell'istituzione, compresi il personale della BEI negli Stati membri e gli esperti di JASPERS, l'équipe indipendente specializzata nella preparazione di progetti di elevata qualità finanziati dall'UE.

Se necessario, URBIS coinvolgerà esperti in grado di spiegare come combinare i finanziamenti dell'UE con quelli delle banche di promozione nazionali e locali e con le opportunità di finanziamento alternative, quali ad esempio gli investimenti a impatto sociale, ovvero investimenti effettuati in società, organizzazioni o fondi con l'intenzione di generare un impatto sociale e ambientale oltre che un rendimento finanziario.

Le città di tutte le dimensioni e di tutti gli Stati membri possono richiedere il sostegno di URBIS attraverso una pagina web sul sito del polo europeo di consulenza sugli investimenti.

URBIS aiuterà a:

  • migliorare la strategia di investimento delle città fornendo consigli nell'ambito della pianificazione strategica, della definizione delle priorità e dell'ottimizzazione dei programmi e dei progetti di investimento;
  • rendere i progetti e i programmi di investimento finanziabili, ad esempio fornendo un'analisi della domanda o un sostegno per la strutturazione finanziaria ed esaminando i progetti di domande di finanziamento;
  • esaminare le opportunità di finanziamento a titolo del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), dei fondi della politica di coesione (a titolo dei quali nel periodo 2014-2020 sono previsti investimenti per oltre 100 miliardi di euro nelle aree urbane), o di una combinazione dei due;
  • sostenere i lavori di preparazione per le piattaforme di investimento e i meccanismi che combinano diversi finanziamenti, stabilire contatti con gli intermediari finanziari ed elaborare modalità di attuazione per tali meccanismi;
  • sviluppare approcci finanziari intesi ad alleviare l'onere gravante sul debito comunale e ad aiutare le imprese comunali e i fornitori di servizi urbani privati ad accedere ai finanziamenti.

Prossime tappe:
URBIS comincerà la sua attività utilizzando i servizi di consulenza e i servizi ai progetti della Banca europea per gli investimenti e si concentrerà su un numero limitato di compiti.

Questo lavoro iniziale e le richieste del sostegno di URBIS da parte delle città saranno valutati dalla BEI e dalla Commissione nella seconda metà del 2018. Se URBIS si rivelerà efficace potrebbero essere prese in considerazione risorse supplementari al fine di continuare, migliorare e ampliare l'iniziativa.

Le analisi e il lavoro nell'ambito di URBIS contribuiranno alla riflessione in corso sul prossimo quadro di bilancio dopo il 2020, in particolare per quanto riguarda l'accesso e la gestione dei fondi della politica di coesione da parte delle città.