Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici: l'UE si aspetta progressi nell'attuazione dell'accordo di Parigi

Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici: l'UE si aspetta progressi nell'attuazione dell'accordo di Parigi

News07/11/2017

A seguito dell'entrata in vigore dello storico accordo dello scorso anno, l'accento si è ora spostato sull'elaborazione dei relativi orientamenti di attuazione.

Quest'anno, il Presidente Jean-Claude Juncker ha espressamente dichiarato, nel suo discorso sullo stato dell'Unione davanti al Parlamento europeo: "Voglio che l'Europa si ponga alla guida della lotta contro i cambiamenti climatici. L'anno scorso abbiamo fissato le regole del gioco a livello globale con l'accordo di Parigi, ratificato proprio qui, in quest'aula. Di fronte al crollo delle ambizioni degli Stati Uniti, l'Europa deve fare in modo di rendere nuovamente grande il nostro pianeta. È patrimonio comune di tutta l'umanità."

Arias Cañete, Commissario responsabile per l'Azione per il clima e l'energia, ha dichiarato: "L'accordo di Parigi ha fissato il senso di marcia per la transizione mondiale verso un'economia moderna a basse emissioni di carbonio. I sempre più frequenti e violenti fenomeni meteorologici estremi che si manifestano in tutto il mondo ci ricordano con prepotenza l'urgenza delle sfide che ci troviamo ad affrontare. È giunto il momento di tradurre le ambizioni in azioni concrete e di accelerarne l'attuazione. La COP23 rappresenterà un'occasione cruciale per verificare il livello della nostra preparazione rispetto alla nostra prima scadenza, che consiste nel completare il programma di lavoro di Parigi entro il 2018".

La 23a Conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP23), presieduta dalla Repubblica di Figi, si svolgerà dal 6 al 17 novembre 2017 a Bonn, in Germania. Essa riunirà ministri, funzionari governativi e un'ampia gamma di rappresentanti della società civile e delle imprese.

L'UE auspica che la conferenza dimostri in modo inequivocabile i progressi realizzati in termini di sviluppo delle norme tecniche e degli orientamenti per l'attuazione delle disposizioni dell'accordo di Parigi, ad esempio in materia di trasparenza e di ciclo di ambizioni quinquennale, che aiuterà i paesi a contribuire all'attuazione in misura sempre più ambiziosa. Il programma di lavoro dovrebbe essere adottato nel 2018 in occasione della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP24) di Katowice, in Polonia.

L'UE sta compiendo progressi concreti e significativi per mettere a punto il quadro legislativo necessario per realizzare il proprio obiettivo di Parigi — l'insieme dei contributi determinati a livello nazionale (NDC) — di ridurre le emissioni di gas a effetto serra dell'UE di almeno il 40 % entro il 2030. In tale sforzo rientra anche la revisione del sistema di scambio delle quote di emissione dell'UE (EU ETS) per il periodo successivo al 2020, fissando obiettivi di riduzione delle emissioni per il 2030 anche nei settori non compresi nel sistema, quali i trasporti, l'edilizia e l'agricoltura e integrando l'uso del suolo, i cambiamenti di uso del suolo e la silvicoltura nel quadro giuridico dell'UE in materia di azione per il clima. Inoltre, l'8 novembre la Commissione intende presentare un pacchetto di proposte in materia di mobilità pulita per facilitare ulteriormente la transizione dell'UE verso un'economia e una mobilità a basse emissioni di carbonio.

L'UE conferma il proprio impegno a favore dell'obiettivo di mobilitare, utilizzando diverse fonti, 100 miliardi di dollari all'anno a livello mondiale entro il 2020 e fino al 2025 per finanziare l'azione per il clima nei paesi in via di sviluppo e di continuare ad aumentare in misura significativa i finanziamenti destinati all'adattamento ai cambiamenti climatici. Nel 2016, l'UE e i suoi Stati membri hanno contribuito con un totale di 20,2 miliardi di EUR al finanziamento di azioni per il clima, evidenziando così un aumento di più del 10 % rispetto ai 17,6 miliardi di EUR del 2015.

Accanto ai negoziati ufficiali, la conferenza di Bonn illustrerà le diverse forme di azione per il clima intraprese da parte di un'ampia gamma di portatori d'interesse, tra cui comuni, regioni e gruppi della società civile. L'UE è una convinta sostenitrice del piano globale d'azione per il clima (GCAA), che considera un'importante piattaforma di azione multilaterale e continuerà a impegnarsi attivamente in questa sede.

L'UE sarà rappresentata a Bonn da Arias Cañete, Commissario per l'Azione per il clima e l'energia e da Siim Kiisler, ministro dell'Ambiente estone, paese che attualmente detiene la presidenza del Consiglio dei ministri dell'UE.

Fonte: 
Commissione europea