Il Manifesto della Casa Mediterranea: strategie di rilancio del settore delle costruzioni

Il Manifesto della Casa Mediterranea: strategie di rilancio del settore delle costruzioni

News23/06/2016

In un quadro complessivo di crisi del settore delle costruzioni un ragionamento sui metodi e le tecnologie con cui riqualificare l’esistente appare non solo auspicabile ma necessario.

Le caratteristiche tipologiche del patrimonio costruito nei centri e nelle periferie delle nostre città e le peculiarità climatiche dell’area mediterranea aprono il dibattito rispetto al ruolo strategico che possono ricoprire i materiali tradizionali come il laterizio e i materiali ceramici. Con queste premesse è nato il Manifesto della Casa Mediterranea, realizzato da Federazione Confindustria Ceramica e Laterizi con la collaborazione di ASTER, Centro Ceramico, Centro Interdipartimentale per la Ricerca Industriale Edilizia e Costruzioni (CIRI EC) dell’Università di Bologna, Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM) e Dipartimento di Architettura (DA) dell’Università di Bologna.

Presentato al pubblico il 19 maggio 2016 durante il convegno organizzato da Quotidiano Nazionale con il sostegno della Federazione Confindustria Ceramica e Laterizi e il Cersaie presso una delle sedi dell’Università di Bologna, il Manifesto mette in evidenza il potenziale innovativo dei materiali ceramici, in quanto prodotti dalle elevate performance “in opera” e sostenibili in tutto il proprio ciclo di vita, dalla produzione all’impiego fino alla dismissione e al riciclo.

 

Il Manifesto mette in luce infine le opportunità di sviluppo del settore delle costruzioni lanciando al mondo della progettazione e della ricerca, ai produttori dei materiali e ai policy maker le sfide dei processi produttivi circolari, di un nZeb (Edificio a Energia Quasi Zero) Mediterraneo e di una politica orientata al riuso e alla rigenerazione del patrimonio, capace di coniugare il tema dell’antisismica a quello dell’efficienza energetica e valorizzando le produzioni e le specializzazioni italiane.