Il progetto Reinwaste a R2B2018 per trovare soluzioni innovative per la riduzione di rifiuti inorganici nell'agroalimentare

Il progetto Reinwaste a R2B2018 per trovare soluzioni innovative per la riduzione di rifiuti inorganici nell'agroalimentare

News22/06/2018

Lo scorso 7 giugno, i partner del progetto Reinwaste si sono incontrati a Bologna durante la 13°edizione di R2B - Research to Business, Salone Internazionale per la ricerca Industriale e le Competenze per l'Innovazione.

Durante l'incontro a porte chiuse, le regioni coinvolte nel progetto hanno lavorato sulla fase di test di applicazioni e materiali innovativi con l'obiettivo di ridurre la produzione di rifiuti inorganici lungo tutta la filiera agroalimentare, dialogando tra gli altri con il laboratorio della Rete Alta Tecnologia APM - Advanced Polymer Materials, che fa ricerca su materiali innovativi. L'iniziativa mira proprio a favorire il trasferimento tecnologico e l’open innovation tra i cluster agroalimentari, i centri di R&S e le imprese che sviluppano queste soluzioni con l’obiettivo di “remanufacture the food supply". 

Il sistema produttivo agroalimentare risulta essere infatti un forte utilizzatore di imballaggi di diverse tipologie, lungo l’intera catena (dal campo alla tavola), a partire quindi dalla  produzione agricola (contenitori per i pesticidi, cassette di frutta e verdura, etc.) fin alla fase di trasformazione e commercializzazione (vassoi, bottiglie, sacchi, sacchetti, barattoli, ecc), a cui vanno aggiunti gli imballaggi secondari e terziari a sostegno della  produzione primaria (ad es. teli di pacciamatura, serre tunnel, etc.)

Se, da un lato, nel corso degli ultimi 10 anni si è riscontrata una riduzione del 40% nell'utilizzo delle materie prime ,allo stesso tempo il settore primario sta affrontato la sfida legata alla necessità di ridurre il volume dei rifiuti inorganici derivanti dai processi agricoli, in considerazione del fatto che il loro trattamento ha un significativo impatto economico per gli agricoltori e nonché un rilevante impatto ambientale.

Il progetto si inserisce in questa logica con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di un sistema alimentare sostenibile, che contribuisca alla riduzione di volume dei rifiuti principalmente legati al packaging nel processo di produzione, trasformazione e vendita.

Durante la due giorni bolognese, i partner hanno potuto inoltre prendere parte al convegno sulle strategie europee per la Circular Economy, che ha ospitato tra gli altri gli interventi di COREPLA, Federalimentare, Ecodom e RMC.