A Piacenza l'insediamento dell'incubatore Inlab nel Tecnopolo "Casino Mandelli"

A Piacenza l'insediamento dell'incubatore Inlab nel Tecnopolo "Casino Mandelli"

News02/12/2016

Si è insediato ieri l'incubatore Inlab, a vocazione sociale e sanitaria, nel Tecnopolo di Casino Mandelli a Piacenza, alla presenza del sottosegretario del ministero dell'Economia e delle finanze Paola De Micheli, dell’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, del sindaco Paolo Dosi e di alcuni consiglieri regionali.

L'insediamento è il frutto di un percorso realizzato tra l’Amministrazione comunale di Piacenza, Musp e l'incubatore Inlab. Si tratta di un ulteriore tassello nel percorso di costruzione dell'ecosistema per la ricerca, l'innovazione e la creazione di impresa che si sta realizzando col coinvolgimento attivo del sistema universitario piacentino e della Regione Emilia-Romagna, di Aster, dei Laboratori del Tecnopolo e della Rete dell'Alta tecnologia del territorio piacentino (Musp, Leap, Crast, BioDna).

L'incubatore Inlab ha già avviato numerose azioni sul territorio piacentino a vantaggio di startup locali e esterne: a oggi sono 31 quelle che hanno formalmente aderito, alcune delle quali verranno localizzate permanentemente all'interno della sede di Casino Mandelli.
Tra gli intervenuti oggi anche il vicesindaco Francesco Timpano, il presidente del Musp Massimiliano Mandelli e il direttore Michele Monno, il presidente dell'incubatore Marco Carini e Luca Piccinno di Aster. Erano presenti le start up aderenti all'incubatore.

L’insediamento del tecnopolo è stato anticipato in mattinata dal workshop: “Attrattività del territorio e presenza multinazionale a Piacenza”, sul tema delle opportunità del territorio piacentino nei confronti delle multinazionali.

Il piacentino è un territorio strategico, situato nel cuore del più importante bacino industriale del sud Europa, in cui è nato il primo cluster tecnologico per lo smart manufacturing. Qui è presente un'imprenditorialità diffusa e vivace con un export high tech nei settori di punta, ma anche un sistema di formazione professionale e universitaria di eccellenza, un'offerta di siti imprenditoriali capillare e diversificata e una legge regionale che favorisce lo sviluppo di nuovi investimenti.

 

Fonte: 
Regione Emilia-Romagna