Arriva BICICLOPE, il social netwok antifurto da bici

Arriva BICICLOPE, il social netwok antifurto da bici

News15/10/2019

Nasce in Italia, a Bologna, la prima community per contrastare il furto di biciclette tramite l’utilizzo di un sensore e di un’app. A idearla Telamone s.r.l., startup che si è aggiudicata il Bando a sostegno delle Start up innovative della Regione Emilia Romagna per il progetto.

I numeri parlano chiaro: in Italia è bicicletta-mania. Se 14 milioni sono le persone che si spostano almeno 1 volta alla settimana su 2 ruote, ben 5 milioni sono quelle che l’hanno eletta come mezzo di trasporto giornaliero in virtù della sostenibilità, delle ricadute positive in termini di benessere e di comodità nel raggiungere i luoghi di lavoro o svago, specialmente nelle grandi città. Un boom che riguarda sia le vendite – 1,6 milioni le biciclette vendute ogni anno nel nostro paese – sia il fenomeno dei furti: si calcola che siano tra le 300 e le 600mila le bici rubate ogni anno, per un danno economico di 1,5 milioni di euro. Un fenomeno che non pare minimamente scalfito dall’utilizzo di catene all’apparenza inscalfibili e sofisticati quanto costosi sistemi antifurto.
 
Una soluzione smart arriva da Bologna, e abbina alla tecnologia un’imprescindibile componente di condivisione ed etica “social”. Si tratta di BiCiclope, sistema antifurto di nuova generazione ideato e sviluppato da Francesco Girelli, progettista meccatronico, e Stefano Rosanelli, imprenditore ICT e software architect, professionisti attivi da 20 anni nei rispettivi settori: insieme hanno fondato la startup Telamone S.r.l., che proprio per il progetto BiCiclope si è aggiudicata nel 2017 il Bando a sostegno delle Start up innovative della Regione Emilia Romagna.
 
BiCiclope è il primo “antifurto social”, così lo definiscono i due progettisti, che attraverso una rete di sensori, app per smartphone e la fondamentale collaborazione fra persone promette di contrastare il problema dei furti: “keep an eye on your bike”, tieni d’occhio la tua bici, come recita il pay off dedicato.
 
BiCiclope è composto da un sensore installabile su qualunque bicicletta, nascosto, che sfrutta la tecnologia Bluetooth Low Energy. Dopo l’acquisto e installazione del sensore, l’utente può registrarlo e attivarlo tramite l’applicazione, scaricabile gratuitamente dagli store iOS e Android, associandolo alla propria bicicletta, della quale potrà caricare anche l’immagine-profilo.
 
In caso di furto o smarrimento della bici, l’utente farà una segnalazione tramite l’app al servizio in cloud: a partire dalla segnalazione si attiva il sistema di tracciabilità della bicicletta rubata, mentre i dispositivi di altri utenti dell’app rileveranno e comunicheranno automaticamente alla persona derubata la presenza della bicicletta. Non è necessaria dunque alcuna azione, poiché è l’app stessa a inviare queste informazioni in background: ciò non toglie che gli utenti abbiano anche la possibilità di contattare attivamente la persona derubata per aiutarla nel recuperare la bicicletta. Ecco perché la creazione di una rete di utenti è elemento fondamentale per il successo del sistema: l’app è scaricabile da chiunque, anche non in possesso del dispositivo fisico BiCiclope, voglia entrare a far parte del social network antifurto, mettendo a disposizione il proprio dispositivo per creare una rete di controllo ed aiuto sul proprio territorio di prossimità.
 
Un progetto, dunque, nel quale oltre alla tecnologia le componenti umane e sociali sono fondamentali: questo è ciò che contraddistingue BiCiclope da altri sistemi ad uso personale, ed è la caratteristica che sta maggiormente a cuore ai due ideatori.
 
BiCiclope ha come obiettivo anzitutto la creazione di una rete di persone che si aiutano sfruttando la tecnologia – dice Rosanelli -. Un principio che, a ben rifletterci, è riconducibile alle dinamiche innescate dalla sharing economy, o economia della condivisione, che chiama in causa la possibilità del singolo di partecipare come soggetto attivo all’interno di una comunità”.
 
Un obiettivo ambizioso, dunque, per un’applicazione che nelle intenzioni dei progettisti presenta altre importanti potenzialità: “l'acquisizione di una grande quantità di dati sulla mobilità delle biciclette rappresenta un patrimonio informativo importante anche per le amministrazioni locali come supporto per le iniziative di mobilità sostenibile – spiega Girelli -.  Questi dati potrebbero quindi essere di fondamentale supporto al data-driven decision management delle pubbliche amministrazioni e privati. Non solo: ci sono alcune evoluzioni del sistema da tenere presente da subito, come l’utilizzo della stessa tecnologia e della stessa rete come antifurto per altre tipologie di oggetti come scooter, borse e valigie; lo sviluppo di una versione del sensore in grado di ricaricarsi con il movimento della bicicletta, aumentandone ulteriormente l’autonomia; e ancora lo sviluppo di un nuovo device che rilevi anche dati sui livelli di inquinamento ambientale e sonoro”.
 
L'applicazione è da oggi scaricabile da Google Play e da App Store, mentre il dispositivo è in vendita per il momento solo online sul sito www.biciclope.com.
 
BiCiclope si muove in un mercato, quello degli antifurto tecnologici per biciclette, che di fatto ancora non esiste: ci sono, è vero, i dispositivi GPS/3G che usano moduli GPS per la localizzazione e SIM dati 3G-GPRS per comunicare i dati, o lucchetti elettronici smart controllati tramite app, ma si tratta di soluzioni costose, con ridotta autonomia, non occultabili e soprattutto pensati per un uso personale, non per creare una rete di persone. Il particolare form factor ed i materiali utilizzati per BiCiclope consentono invece bassi costi di produzione – il prezzo finale è di 30 euro -, il perfetto occultamento nella bicicletta con l’utilizzo di semplici sistemi antieffrazione, e almeno 3 anni di autonomia con apposite batterie. “Ma quel che più ci preme costruire– concludono Girelli e Rosanelli – è una rete di persone che si aiutano per contrastare i furti semplicemente installando l’app”.

Fonte: Ufficio stampa BiCiclope