Chi sono i campioni di economia circolare in Emilia-Romagna?

Chi sono i campioni di economia circolare in Emilia-Romagna?

News22/03/2017

Innovazione industriale, aziende e start up impegnate nella gestione sostenibile dei rifiuti, sul riuso, e il riciclaggio. Sono sempre più le esperienze di green economy in questa regione: realtà che hanno già investito e scommesso su un nuovo modello produttivo, chiudendo il cerchio e contribuendo a fare dell’Italia la culla della nascente economia circolare.

I rappresentanti delle realtà emiliano-romagnole che già hanno investito in questo nuovo modello economico, e per questo ribattezzati da Legambiente i Campioni dell’Economia circolare, hanno raccontato la loro esperienza lo scorso 20 marzo a bordo del Treno Verde, il convoglio dell’associazione ambientalista e Ferrovie dello Stato Italiane, realizzato con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, che ha fatto tappa a Bologna.

I campioni

Tra i campioni emiliano-romagnoli è stato proclamato il Gruppo ILPA, produttore di imballaggi per alimenti in plastica termoformata e semi-lavorati. Le sinergie create infatti dalle sue tre divisioni integrate verticalmente, permettono ad ILPA di gestire completamente la supply chain dell’r-PET con il controllo dell'intero processo di riciclo, dal materiale post consumo fino alle successive fasi di selezione, lavaggio, macinatura, estrusione e termoformatura di imballaggi per alimenti in r - PET. Di particolare rilievo l’impianto di riciclo delle materie plastiche dedicato al recupero del pet proveniente dalla raccolta differenziata.

Il gruppo AIMAG, invece, gestore di servizi idrici, energetici, rifiuti e illuminazione pubblica, è stato protagonista di una accelerazione del servizio porta a porta con tariffazione puntuale presso alcuni dei comuni gestiti, che ha dato risultati sorprendenti in termini di raccolta differenziata e di diminuzione dei quantitativi a smaltimento. Il modello implementato da AIMAG è strettamente coerente con il sistema impiantistico che, negli anni, è stato potenziato per valorizzare il recupero di materia e di energia. La società gestisce due impianti di compostaggio di cui uno con sezione anaerobica per la produzione di energia elettrica e uno in cui verrà realizzata una sezione di digestione per la produzione di biometano da immettere in rete, una società che si occupa del trattamento dei rifiuti da imballaggio (carta/cartone, plastica, legno) e li prepara per le filiere del riciclo, ed infine una società che gestisce il trattamento ed il recupero dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).

Tra i premiati anche alcune esperienze che all’economia circolare abbinano il carattere sociale, come nel caso della coop La Città Verde. L’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, “core business” della Cooperativa ed attività trasversale rispetto a quelle di natura produttiva (cura del verde, gestione rifiuti, arredo urbano, trattamento rifiuti, socio educativo), si è coniugata nel tempo con un’attenzione sempre più forte alla circolarità grazie alla recente inaugurazione di un impianto di compostaggio e produzione di cippato che permette a La Città Verde di chiudere la filiera dei settori produttivi già esistenti.
Formula Solidale, invece, nasce due anni fa dalla fusione tra due cooperative sociali storiche del territorio, Gulliver e CSIPM, attente alle fasce deboli della cittadinanza e impegnate nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e disabili. La mission è la stessa: l’inserimento lavorativo per persone disabili, detenute e svantaggiate, attraverso la progettazione di percorsi personalizzati di avvio al lavoro nella gestione di un Centro del Riuso; il presidio delle stazioni ecologiche, lo spazzamento delle strade, la raccolta e il trasporto dei rifiuti; la pulizia e la manutenzione delle aree verdi; il ritiro e il pre-trattamento dei RAEE non pericolosi.

A margine della premiazione ASTER ha presentato il progetto Interreg TRIS, di cui la Regione Emilia-Romagna è partner, che vuole diffondere il modello della simbiosi industriale come strumento per l'economia circolare.