SACMI Innovation Lab 4.0, firmato l’accordo con la Regione per l'insediamento

SACMI Innovation Lab 4.0, firmato l’accordo con la Regione per l'insediamento

News15/02/2019

Sviluppo di conoscenze e competenze innovative IoT e di tecnologie abilitanti, strategiche per la crescita del business SACMI ma, anche, vero e proprio hub dell’innovazione4.0 al servizio delle filiere della meccanica, della meccatronica, del food regionali. Questa la mission di SACMI Innovation Lab 4.0, la struttura selezionata dalla Regione Emilia-Romagna tra i progetti approvati all’interno del bando per l’attrazione degli investimenti in settori avanzati dell’industria.

Cosa sono le tecnologie abilitanti? Quegli ingredienti che, se appositamente miscelati e configurati, creano vantaggio competitivo per il cliente. La loro implementazione in chiave IoT si basa sui cosiddetti “data analytics” ossia algoritmi basati su correlazioni statistiche, sulla base dei quali trasformare un impianto tradizionale in un processo produttivo smart.

Il primo insieme di azioni progettuali del Laboratorio riguarda lo sviluppo di sistemi innovativi per il controllo di processo, attraverso i quali migliorare il controllo qualità dei prodotti misurando tutti i parametri durante il ciclo di lavorazione. In una manifattura complessa sono infatti molteplici le fasi che possono contribuire alla qualità ottimale del prodotto finito: l’implementazione di modelli IoT – basati su sensoristica avanzata, reti di comunicazione tra macchine ad alta capacità di trasporto dati, simulazioni digitali (digital twin) – consente di creare modelli per correlare potenziali inefficienze alle cause a monte, uno strumento prezioso per l’impresa che può, in questo modo, migliorare le proprie conoscenze sul processo.

Il passo ulteriore consiste nell’anticipare le cause che generano i difetti, implementando modelli di diagnostica predittiva. Fino ad arrivare a scenari in cui non è più l’operatore ad individuare e correggere le inefficienze di processo, ma è l’impianto stesso che, attraverso i modelli, si “auto-corregge”. Un focus che, da tecnologico, diventa anche gestionale, in quanto impone di innovare la progettazione di flussi e impianti, rivedere la gestione delle scorte e dei flussi verso una logica assembly to order, riorganizzare il sistema di gestione degli ordini per rispondere alle nuove logiche del mercato.

Gli investimenti previsti nel progetto, per i quali SACMI ha richiesto l’accesso al cofinanziamento regionale, sono pari a 1,64 milioni di euro, ripartiti tra attrezzature hw/sw e spese per il personale. Obiettivo dell’investimento è quello di implementare un modello efficace di open innovation sull’IoT, creando un vero e proprio ecosistema dell’innovazione 4.0 al servizio non solo di SACMI ma dell’intera filiera regionale dell’automazione avanzata e della meccatronica, con ambiti di applicabilità che partono ovviamente dalla ceramica (il business più grande ed importante del Gruppo) per estendersi ad ambiti diversi, come il packaging, ma anche settori contigui al momento non presenti in modo organico nel network SACMI come il settore del vino e della viticoltura di precisione.

Tra i compiti di SACMI Innovation Lab, inoltre, non c’è solo l’individuazione di tecnologie abilitanti per uno o più settori di riferimento ma, anche e soprattutto, la formazione delle figure professionali necessarie a gestire questo tipo di progetti ed a tradurli in una strategia vincente per il tessuto produttivo. Sacmi Innovation Lab crescerà nei 36 mesi di durata del progetto (2018-2020) implementando ulteriori attività e assumendo, a regime, 20 nuove figure professionali laureate. Il Lab intende anche rappresentare lo snodo per i progetti di alternanza scuola-lavoro con gli Istituti tecnici sulle tematiche connesse alle applicazioni IoT in ambito industriale.

La sottoscrizione dell’Accordo regionale di insediamento e sviluppo rafforza l’intenzione di SACMI Innovation Lab 4.0 di candidarsi quale nodo della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna, potenziando le già numerose collaborazioni con il tessuto dei laboratori di ricerca e delle Università regionali.

Fonte: 
SACMI