REINWASTE | Remanufacture the food supply chain by testing INNovative solutions for zero inorganic WASTE

REINWASTE | Remanufacture the food supply chain by testing INNovative solutions for zero inorganic WASTE

Il sistema produttivo agroalimentare risulta essere un forte utilizzatore di imballaggi di diverse tipologie, lungo l’intera catena (dal campo alla tavola), a partire quindi dalla  produzione agricola (contenitori per i pesticidi, cassette di frutta e verdura, etc.) fin alla fase di trasformazione e commercializzazione (vassoi, bottiglie, sacchi, sacchetti, barattoli, ecc), a cui vanno aggiunti gli imballaggi secondari e terziari a sostegno della  produzione primaria (ad es. teli di pacciamatura, serre asciugamani tunnel, etc.)

Pur riconoscendo il ruolo del packaging essenziale per garantire la qualità e la sicurezza degli alimenti, l'industria alimentare si è impegnata da anni nel ridurre i materiali utilizzati negli imballaggi alimentari, con specifico riguardo ai materiali di forte impatto sostituendoli con soluzioni più sostenibili, portando ad una riduzione delle materie prime di oltre il 40% nel corso degli ultimi 10 anni.

Allo stesso tempo, il settore primario sta affrontato la sfida legata alla necessità di ridurre il volume dei rifiuti inorganici derivanti dai processi agricoli, in considerazione del fatto che il loro trattamento ha un significativo impatto economico per gli agricoltori e nonché un rilevante impatto ambientale.

Grazie a questo approccio sono stati raggiunti già buoni risultati, ma è necessario ancora lavorare per ottenere significativi miglioramenti, in quanto molte soluzioni innovative, spesso derivanti da progetti R&S (materiali ad alte prestazioni e lunga durata, riciclati con migliore proprietà, materiali biodegradabili, ecc) sono state sviluppate e testate con successo, ma non ancora ampiamente applicate. E’ necessario quindi promuovere la diffusione su larga scala di materiali e metodologie sostenibili di gestione dei rifiuti.

Il progetto Reinwaste si inserisce in questa logica, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di un sistema alimentare sostenibile, che contribuisca alla riduzione di volume dei rifiuti principalmente legati al packaging nel processo di produzione, trasformazione e vendita.

L'iniziativa mira a favorire il trasferimento tecnologico e l’open innovation tra cluster agroalimentari, centri di R&S ed imprese che sviluppano soluzioni innovative con l’obiettivo di “remanufacture the food supply"  attraverso il testing di componenti e materiali innovativi.

Il trasferimento di nuove soluzioni tecnologiche potrà contribuire a ridurre la quantità di materie prime necessarie per un prodotto finito (alleggerimento), allungare la vita del prodotto, ridurre l'utilizzo di materiali pericolosi o difficili da riciclare e/o da integrare in processi produttivi, stimolando il sistema imprenditoriale nell’implementare una corretta gestione dei rifiuti inorganici prodotti ed incoraggiando i consumatori a muoversi verso tipologie di prodotti alimentari ottenuti attraverso l'impegno nella riduzione di rifiuti inorganici nella produzione.

Obiettivi specifici:

A. Aggregare, nei paesi Mediterraneo, i  cluster agroalimentari e R&D performers maggiormente influenti sui temi della circular economy e gestione dei rifiuti del settore agroalimentare al fine di creare un network transnazionale in grado di mappare e testare le migliori soluzioni disponibili al fine di trasferirle nel settore.

B. Sviluppare servizi innovativi che possano supportare le imprese nel valutare la sostenibilità economica dell’applicazione di soluzioni e materiali innovativi, nonché trasferire competenze necessarie ad assicurare la transizione da una gestione tradizionale ad un modello sostenibile orientato alla riduzione della produzione di rifiuto inorganico.  

C. Implementare specifici pilot project per testare, attraverso il coinvolgimento di un pool di aziende sia del settore primario che della trasformazione, soluzioni tecnologiche/organizzative disponibili.

D. Rafforzare l'interazione tra "cluster" dell’area del Mediterraneo per lo sviluppo di protocolli/linee guida comuni per una produzione sostenibile e gestione dei rifiuti nel sistema alimentare in una logica di economia circolare.

E. Identificare procedure comuni per la certificazione delle imprese che aderiscono ai protocolli in modo che questo impegno possa essere riconosciuto dal consumatore per spingerlo a scelte di consumo sostenibili.

 

Il progetto focalizzerà le sue attività su 3 principali catene del valore analizzate in 3 paesi europei:

- Settore orticolo in Spagna

- Settore della carne in Francia

- Settore lattiero caseario in Italia

 

Partner

  • ANDALUSIA AGENCY FOR AGRICULTURE AND FISHERIES DEVELOPMENT (AGAPA) coordinatore
  • ASTER
  • Agrofood Regional Innovation and technology Transfer Center (Provence-Alpes-Côte d'Azur)
  • Andalusian Institute of Agricultural, Fisheries, Agrifood and Organic Production Research and Training
  • National Association of Food and Drink industry (France)
  • Régionale Chamber of Agriculture PACA (Provence-Alpes-Côte d'Azur)
  • SPANISH FOOD AND DRINK INDUSTRY FEDERATION
  • FEDERALIMENTARE SERVIZI SRL
  • SEPE - Confagricoltura
  • University of East Sarajevo

 

 

Referente: 
Daniela Sani
Gruppo di lavoro: 
Francesca Mulazzani | Sara Picone | Maria Grazia Zucchini
Indirizzo e-mail: 
Area di attività: