Mercato unico digitale: nuove norme per la condivisione dei dati del settore pubblico

Mercato unico digitale: nuove norme per la condivisione dei dati del settore pubblico

News29/01/2019

Nel rispetto del regolamento generale dell'UE sulla protezione dei dati, la nuova direttiva relativa ai dati aperti e all'informazione del settore pubblico (direttiva ISP) aggiorna il quadro normativo che definisce le condizioni alle quali i dati del settore pubblico dovrebbero essere resi disponibili per il riutilizzo, con un'attenzione particolare alla crescente quantità di dati a elevato valore aggiunto che è ora disponibile. In oggetto vi è una varietà di dati e informazioni che vanno ad esempio dai dati personali anonimizzati sui consumi energetici domestici alle informazioni generali sull'istruzione nazionale o sui livelli di alfabetizzazione.

Le nuove norme determinano che:

  • in linea di principio, tutti i contenuti del settore pubblico accessibili ai sensi delle norme di accesso nazionale sono disponibili gratuitamente per il riutilizzo. Ciò consentirà a un maggior numero di PMI e di start-up di accedere a nuovi mercati fornendo prodotti e servizi basati sui dati
  • sarà data particolare rilevanza ai set di dati ad alto valore, quali le statistiche o i dati geospaziali, che hanno un notevole potenziale commerciale e possono accelerare lo sviluppo di un'ampia gamma di prodotti e servizi
  • la decisione sulla possibilità di rendere disponibili i dati raccolti dalle imprese di servizio pubblico nel settore dei trasporti e dei servizi di pubblica utilità deve essere presa in base alle normative nazionali o europee, ma una volta resi disponibili per il riutilizzo, tali dati rientrano nell'ambito di applicazione della direttiva relativa ai dati aperti e all'informazione del settore pubblico. Ciò significa che le imprese dovranno rispettare i principi della direttiva e garantire l'uso di formati di dati e di metodi di diffusione appropriati, avendo comunque la possibilità di applicare tariffe ragionevoli per recuperare i costi relativi alla produzione e alla messa a disposizione di tali dati
  • saranno adottate misure di salvaguardia per rafforzare la trasparenza e limitare la conclusione di accordi tra enti pubblici e società private (lock-in) che potrebbero portare a un riutilizzo esclusivo dei dati del settore pubblico da parte dei partner privati
  • la maggiore disponibilità di dati in tempo reale mediante le interfacce API (Application Programming Interfaces) consentirà alle imprese e soprattutto alle start-up di sviluppare prodotti e servizi innovativi. Anche i dati della ricerca finanziata con fondi pubblici rientrano nell'ambito di applicazione della direttiva: gli Stati membri saranno tenuti a elaborare politiche per l'accesso aperto ai dati della ricerca finanziata con fondi pubblici, mentre a tutti i dati di tale natura resi accessibili tramite archivi saranno applicate norme armonizzate in materia di riutilizzo.

Il Parlamento europeo e il Consiglio dell'Unione europea dovranno ora adottare formalmente le norme rivedute. Gli Stati membri dovranno quindi attuarle entro due anni prima che esse prendano effetto.