Farmaci anticancro più efficaci. Nicola Baldini e il suo team di UniBO accettano la sfida

Farmaci anticancro più efficaci. Nicola Baldini e il suo team di UniBO accettano la sfida

News10/11/2016

Aumentare l’efficacia dei farmaci anticancro riducendone la concentrazione, e quindi la tossicità, è la sfida raccolta da un innovativo approccio alla cura dei tumori, sviluppato da un gruppo di ricerca coordinato da Nicola Baldini, del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli.

I ricercatori hanno indagato, in particolare, i meccanismi alla base della resistenza ai farmaci antitumorali di alcuni tipi di cancro come ad esempio l’osteosarcoma, il tumore maligno più frequente dello scheletro.

Secondo il team che ha condotto la ricerca, la resistenza dei tumori ai farmaci antitumorali non è dovuta a un singolo fattore, ma deriva piuttosto dal modo in cui le cellule interagiscono all’interno del “microambiente tumorale”. La nuova ricerca, da poco pubblicata sulla rivista Oncotarget, fornisce ulteriori elementi in questa direzione, descrivendo per la prima volta la resistenza ai farmaci antitumorali come conseguenza dell’acidificazione dello spazio extracellulare causata dal metabolismo alterato delle cellule tumorali.

Il ruolo determinante giocato dal “microambiente tumorale” nel regolare le relazioni tra le cellule è dimostrato dal fatto che riducendo il pH – dunque aumentando il livello di acidità – del fluido che circonda le cellule tumorali si genera in brevissimo tempo una drastica riduzione della quantità di farmaco in grado di entrare nella cellula. “Questo impressionante fenomeno è conseguente all’alterazione di distribuzione delle cariche ai due lati della membrana citoplasmatica che è in grado di impedire l’ingresso nella cellula delle molecole cariche positivamente come, appunto, i farmaci antitumorali”, ha spiegato Nicola Baldini.

In linea con questi risultati, la ricerca propone un approccio innovativo che, combinando il farmaco antitumorale con molecole in grado di impedire l’acidificazione dello spazio extracellulare, consente di inibire il fenomeno della resistenza delle cellule tumorali all’azione del farmaco. Un metodo, questo, per aumentare l’efficacia dell’attività antitumorale del farmaco riducendone al tempo stesso la concentrazione, e quindi la tossicità.

Fonte: 
ResearchItaly