Gli innovatori emiliano-romagnoli premiati dall’Europa attraverso lo SME Instrument. La storia di Cyanagen e i reagenti innovativi

Gli innovatori emiliano-romagnoli premiati dall’Europa attraverso lo SME Instrument. La storia di Cyanagen e i reagenti innovativi

News26/10/2016

Le Piccole e Medie Imprese innovative con una forte volontà di sviluppo, di crescita e di internazionalizzazione sono finanziate, all'interno di Horizon 2020 dallo SME Instrument. Tale schema di finanziamento supporta le PMI nello sviluppo di innovazioni che possono essere di prodotto, di servizio, di processo e di business model, al fine di accrescerne la competitività sui mercati internazionali.

Cyanagen è una PMI con sede a Bologna, attiva nella produzione di reagenti per la ricerca nella diagnostica molecolare. L'impresa ha presentato il suo progetto  per la scadenza del 25 novembre 2015 ed è risultata vincitrice della fase 1 dello SME Instrument nel topic “PHC-12-2015 Clinical research for the validation of biomarkers and/or diagnostic medical devices”.

Le attività finanziabili nella fase 1 comprendono: l’analisi dello stato dell’arte, la valutazione del rischio, l’analisi del regime della proprietà intellettuale, la ricerca di eventuali partner, l’analisi di mercato e lo sviluppo di una prima strategia di commercializzazione.

Abbiamo intervistato  l'Ing. Gabriele Gabrielli, CEO​ di Cyanagen​ che ci svela come e perchè la formula dell'azienda è risultata vincente.

 

​​Ci può descrivere ​brevemente l'attività di Cyanagen?

"Cyanagen è una PMI emiliana che si è imposta in pochi anni a livello internazionale nello sviluppo e produzione di reagenti chimici, in particolare substrati chemiluminescenti e marcatori fluorescenti utilizzati per la ricerca in diagnostica molecolare.

Le applicazioni sono molteplici e spaziano dagli studi sui meccanismi e sulle cause primarie delle malattie - neurodegenerative (Parkinson ed Alzheimer), oncologiche, genetiche ed infettive – alle analisi dei prodotti alimentari. L’azienda ha sempre puntato fortemente sull’inserimento e sulla formazione di giovani ricercatori, realizzando un team di elevatissimo know-how in campo chimico e biochimico. Questo ha permesso lo sviluppo e la produzione di reagenti altamente innovativi, la maggior parte brevettata internazionalmente"

 

Cosa vuol dire "innovazione" per Cyanagen?

"Fondamentali per la crescita aziendale sono i programmi di ricerca, conto terzi od in associazione con partner esterni. Essi permettono sia lo sviluppo di nuove tecnologie e linee di prodotto all’avanguardia, che di stringere forti collaborazioni nell’ambito accademico, scientifico ed industriale. Si ha quindi un continuo aggiornamento sulle nuove esigenze del mercato e sulle tecnologie di analisi in via di sviluppo, grazie anche all’eccellenza delle Università partner sia nazionali che europee.

I mercati primari per Cyanagen sono quelli internazionali, in particolare europei ed asiatici. Strategiche sono le vendite OEM, cioè la rivendita dei prodotti Cyanagen da parte di multinazionali del settore Health-Care con loro marchio. Ciò rappresenta un chiaro indice dell’elevato livello qualitativo aziendale e del riconoscimento della capacità di Cyanagen di imporsi quale partner affidabile e strategico."

 

​In cosa consiste il progetto per cui avete presentato domanda nell'ambito dello Strumento PMI di Horizon 2020?​

"Proprio nell’ambito di una delle numerose collaborazioni nasce il progetto di ricerca BIOFOSTE - Clinical validation of a BIOmarker panel For OSTEoarthritis diagnosis - finanziato nella fase 1 dello Strumento per PMI – H2020 – Topic PHC-12-2015 Clinical research for the validation of biomarkers and/or diagnostic medical devices.

Il progetto è realizzato in collaborazione con IRTAL - Istituto Di Ricerca Traslazionale per l'Apparato Locomotore Nicola Cerulli - LPMRI srl di Arezzo e prevede la validazione e commercializzazione di un kit diagnostico in vitro(IVD) per una diagnosi precoce e monitoraggio dell’Osteoartrite, grazie all’impiego di un pannello di biomarcatori e l’utilizzo di una tecnologia in chemiluminescenza dotata di elevata sensibilità. Il Kit BIOFOSTE, permetterà di effettuare una diagnosi in fase precoce della malattia, mediante una semplice analisi del sangue e di intervenire con misure preventive mirate ad un cambiamento di stile di vita o ad applicazioni fisioterapiche specifiche che riducano la degenerazione della cartilagine articolare. Ciò migliorerà la qualità della vita dei pazienti, evitando o ritardando l’insorgere di disabilità e l’applicazione di protesi, oltre a ridurre costi di assistenza e danni economici derivanti da improduttività e assenteismo.

Anche i sistemi sanitari nazionali potranno trarre beneficio da suddetta attività di prevenzione in termini di risparmio per procedure chirurgiche e costi di ospedalizzazione."

 

Qual'è l'opportunità che avete indivudato attraverso lo Strumento PMI? C​ome mai vi siete concentrati su questa linea di finanziamento? 

"Il progetto, di sicuro interesse per molti stakeholder e per le PMI coinvolte, richiede un importante impegno sia in termini di risorse economiche che di personale, ma, grazie allo Strumento PMI, sarà possibile realizzarlo in tempi più brevi e con minor onere, difficilmente sostenibile per imprese di piccole dimensioni come Cyanagen ed Irtal."

Lo Strumento PMI rappresenta, infatti, una linea di finanziamento che bene risponde alle esigenze aziendali e permetterà alle PMI interessate di entrare nel mercato IVD e coglierne la relativa opportunità di business."

 

Quali criticità avete incontrato e/o state incontrando? Di che tipo di supporto vi siete avvalsi, anche per far fronte a queste criticità​?

"Siamo certo coscienti che il tasso di successo delle call non sia così elevato quanto le aziende si auspicherebbero, ma contiamo ugualmente di rientrare tra i progetti finanziati in fase 2, grazie anche agli eventi organizzati dai National Contact Points - nello specifico per Cyanagen di APRE​ e da ASTER, in qualità di Sportello APRE Emilia-Romagna, -  unitamente al supporto di consulenti specializzati nel settore IVD."

 

Un consiglio per altri potenziali innovatori interessati allo Strumento PMI?

"Presentare progetti validi sia dal punto di vista dell’innovazione tecnologica che della ricaduta strategica di business e, in caso di ripresentazione tener bene presenti le osservazioni del valutatore, ma soprattutto non demordere."