Start Cup 2018: la parola ai protagonisti

Start Cup 2018: la parola ai protagonisti

News19/06/2018

Quali sono i primi passi di una startup? In occasione di R2B – Research to Business 2018 di fronte a una ricca platea di aspiranti startupper, due partecipanti alle edizioni 2016 e 2017 della StartCup, la business plan competition dell’Emilia-Romagna, hanno provato a fornire qualche risposta raccontando la loro esperienza. 

Introdotti da Sara Monesi, High Competencies and Startup Unit Manager di ASTER e moderati dal giornalista Giampaolo Colletti, si sono confrontati in una sorta di “intervista doppia” gli imprenditori Alessandro Cillario Matteo Vettori. Cillario è founder di Cubbit, startup finalista dell’edizione 2016 che opera nel mondo storage e freecloud, il primo data-center a funzionare senza server proprietari chiamato l’Uber del cloud, mentre Vettori è sta costituendo in questi giorni Mach3D, startup del segmento dell’addictive manifacturing che si occupa di valutazione della risposta meccanica dei prodotti non i laboratori esterni ma dentro le aziende.

Come è stato il percorso della StartCup? A cosa è servito?

Cillario: è stato lungo e faticoso, per noi utile soprattutto per il contatto con dpixel, advisor esclusivo di Barcamper Ventures che gestisce il fondo PrimoMiglio: sono diventati un nostro investitore.

Vettori: eravamo tre poveri ingegneri lontani dal mondo del business. Dovevamo capire come portare la nostra idea sul mercato.

Come si può migliorare questo percorso formativo?

Cillario: per noi che avevamo un progetto complicato da spiegare, sono stati utilissimi i due giorni in cui abbiamo messo a punto il pitch di presentazione. Secondo me sarebbe da incentivare la possibilità di incontro e di confronto con i coach.

Vettori: bello il percorso che ci ha permesso di capire come portare l’idea sul mercato e soprattutto come monetizzare. Il percorso potrebbe migliorare favorendo l’incontro con altri startupper, anche con quelli che hanno partecipato nelle precedenti edizioni della StartCup.

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